DEFINIZIONE
Per sgusciamento assistito intendiamo l’apertura di un piccolo foro nella zona pellucida che circonda il feto come un guscio. Con l’uso di uno speciale laser attaccato al microscopio da laboratorio, si pratica un’incisione per facilitare l'impianto del feto nell'utero.
QUANDO È APPLICATO?
L'embrione nei primi giorni del suo sviluppo è circondato da una copertura esterna, la zona pellucida. Il ruolo della zona pellucida è di proteggere il feto in crescita e garantire in modo meccanico sia l'integrità dell’embrionesia la protezione dello stesso dall'ambiente esterno. In condizioni normali, al sesto (6°) o al settimo (7°) giorno dello sviluppo, la zona pellucida comincia a disintegrarsi e il feto già allo stadio di blastocisti, "si schiude" per entrare in contatto con l'endometrio e cominciare il processo dell’impianto. In alcuni casi, tuttavia, la zona pellucida è più spessa o più dura del normale e non si apre, impedendo così l'impianto dell'embrione.
OBIETTIVO
Durante la FIV, l'embriologo può facilitare la funzione dell’embrione – aiutando lo sgusciamento – con l’apertura di un piccolo foro o con l’assottigliamento di una piccola area della zona pellucida con l'uso del laser, prima che il feto sia trasferito nella cavità uterina. Ciò aumenta le probabilità che l’embrione s’impianti con successo nell'endometrio e si ottenga una gravidanza. D'altra parte, si deve notare che questa tecnica può essere dannosa per il feto e si applica soltanto quando l'embriologo lo ritiene necessario.
INDICAZIONI
Per l'applicazione di questa tecnica possiamo indicare sei (6) indicazioni fondamentali:
- Zona pellucida dell’embrione molto dura o spessa.
- Trasferimento di embrioni crioconservati.
- Ripetuti tentativi di fecondazione in vitro.
- Età della paziente (oltre 40 anni).
- Alto valore dell'ormone FSH.
- Alto valore dell'ormone AMH.